5 novembre 2016

Interpensiero: Esclusiva! Le Creature della notte incontrano Anna Premoli

LE ESCLUSIVE DI LUDOVICA:
Incontro con: Anna Premoli

INTERPENSIERO SPECIALE:


Grazie alla Newton Compton Editori il 4 novembre 2016 abbiamo avuto la possibilità di incontrare una delle scrittrici più brillanti di questi tempi 

Chi è Anna Premoli ?

Nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata. La scrittura è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato il libro fenomeno del 2013. Per mesi ai primi posti nella classifica, con i diritti cinematografici opzionati dalla Colorado Film, ha vinto il Premio Bancarella ed è stato tradotto in diversi Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi, L’amore non è mai una cosa semplice e L'importanza di chiamarti amore.

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Noi creature della notte abbiamo avuto la possibilità di porle alcune domande prima della presentazione del suo ultimo libro “è solo una storia d’amore”, Anna si pone come una persona davvero simpatica e disponibile, di seguito l’intervista. 

Ludovica: Come scrittrice hai un modello di scrittore a cui ti ispiri? 
Anna: No, a maggior ragione con l’aumentare di libri che scrivo cerco di essere il più vera possibile rispetto a quella che è sempre stata la mia voce narrativa che spesso magari non è nemmeno il genere di voce narrante che a me piace da lettrice, io non sono una creatura poetica, sono perfettamente cosciente di non esserlo, non mi sforzo di esserlo, apprezzo chi lo è ma bisogna essere molto corretti con se stessi per me quando si scrive e seguire la propria naturale inclinazione. 

Ludovica: Quando scrivi vengono prima i personaggi o la storia? 
Anna: E’ un mix nel senso che si influenzano a vicenda, un personaggio assume un valore all’interno di un certo tipo di storia l’uno senza l’altro non potrebbero funzionare, prima di iniziare io ho sempre ben presente l’immagine iniziale della storia ma sono fondamentali tutti e due. E’ bene secondo me conoscere in profondità l’animo di un personaggio per cui se lo conosci bene ti rendi subito conto se stai sbagliando qualcosa oppure no, poi è un crescere vicendevolmente. 

Ludovica: I personaggi sono completamente frutto della tua immaginazione oppure ti ispiri a delle persone che conosci nella vita reale? 
Anna: Allora, evito sempre di mettere persone in carne ed ossa nei libri, può essere che sono tutte figure fittizie, può essere che frequentando molte persone in ambienti diversi uno chiaramente riceva dei condizionamenti in fondo uno scrittore secondo me si nutre di vita reale, osservare la gente, vedere una relazione interpersonale come si evolve per cui la vita reale è sempre uno spunto ma è più uno spunto di ragionamento da cui poi può nascere una storia.

Ludovica: Che consiglio daresti ad un futuro scrittore o a chi si diletta nello scrivere?
Anna: io sono molto poco adatta nel senso che scrivo come non dovrebbero scrivere nel senso che la sera nei ritagli di tempo lo faccio cosa che non si dovrebbe fare ma io dico sempre non prendersi molto sul serio, non prendere proprio il libro sul serio perché il problema di un esordiente che magari ha un libro nel cassetto è di caricare quel libro di troppe aspettative, per quanto possa essere un capolavoro è sempre un libro, non bisogna vivere in funzione di quello che si scrive, bisogna vivere a prescindere, il libro è solo una piccola componente, non bisogna aspettarsi una realizzazione emotiva psicologica solo in funzione del successo di un libro. Un pò di sano distacco e un pò di sana autoironia nel momento in cui ci si butta in questo mondo. 

Ludovica: Cosa stai leggendo in questo momento? 
Anna: Un trattato di Varoufakis sull’economia, ci sto mettendo una vita, è un periodo chiaramente dal punto di vista finanziario molto pieno, sono letteralmente sommersa di ricerche ed è un periodo che sto leggendo un po di cose molto tecniche. 

Ludovica: Il tuo libro preferito in assoluto? 
Anna: Allora io sono una folle amante della coscienza di Zeno perché pur non avendo elementi gran che romantici il sarcasmo di fondo è una cosa che a me colpisce sempre cioè è quell’imprinting che ha il libro, quel prendersi in giro dall’inizio alla fine che a me piace moltissimo, è uno di quei libri che ti rimane dentro e ti accompagna, mentre magari uno legge tanti libri e poi magari passa tempo e non ti ha lasciato qualcosa, questo è un tipo di sarcasmo e di ironia che passati due milioni di anni da quando l’ho letto mi lascia ancora qualcosa. 

Ludovica: Cosa nel pensi del premio nobel alla letteratura a Bob Dylan? 
Anna: Mi ha fatto riflettere, nel senso che lì per lì sono rimasta un pò così, io avrei scelto altro dico sinceramente, ci sono tanti altri premi che possono essere attribuiti, la musica è chiaro che è essenzialmente poesia però forse in un momento in cui già la gente legge poco, forse avrei enfatizzato un’altro tipo di autore magari anche poco conosciuto anche perché Bob Dylan già di suo è eterno e il nobel non aggiunge e non toglie, posso capire le ragioni alla base ma vista la situazione dei libri a livello mondiale forse si poteva sottolineare altro. 

Ecco alcune delle domande più curiose poste da altri lettori: 

La protagonista del tuo libro è una scrittrice che usa uno pseudonimo per pubblicare le sue opere, hai mai pensato di fare lo stesso?
Bè in realtà lo faccio, Anna Premoli è il mio nome da sposata, sulla mia carta d'identità non mi chiamo così. 

I personaggi secondari del tuo ultimo libro sono molto belli e hanno delle forti personalità, hai mai pensato di scrivere in futuro qualcosa su di loro? 
In realtà al momento non ho progetti futuri perché sono molto impegnata ma, c'è un ma, le amiche scrittrici di Laurel sono molto interessanti mi piacciono tantissimo, non escludo nulla. 

I tuoi romanzi sono ambientati in città sempre diverse, come Londra o New York, sei stata in tutte le città che descrivi? 
No non in tutte almeno, quando scelgo una città che non ho visto di persona mi dedico a molte ricerche, scarico la piantina della metropolitana, calcolo i tempi che ci vogliono per arrivare da un posto all'altro con una piantina ecc... cerco di fare un lavoro il più accurato possibile. 



Ringraziamo ancora la Newton Compton Editori per l’incredibile opportunità che ci ha offerto, è sempre bello per noi partecipare a questi magnifici incontri. 



ANNA PREMOLI CI SALUTA IN UN VIDEO:


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