27 gennaio 2014

Interpensieri: MARTIN RUA

INTERPENSIERI

MARTIN RUA


Conosciamo meglio gli autori con Stefano
chiacchieriamo con loro...

Chi è Martin Rua?
Martin Rua è nato a Napoli dove si è laureato in Scienze Politiche 
con una tesi in Storia delle Religioni. 
I suoi studi si sono concentrati particolarmente su Massoneria e alchimia. 
Dopo un viaggio a Praga e poi a Chartres ha dato vita a Lorenzo Aragona, il personaggio dei suoi romanzi, in bilico tra avventura ed esoterismo. 
Ha iniziato come scrittore auto pubblicato arrivando a vendere migliaia di copie del suo ebook in poche settimane. Le nove chiavi dell’antiquario è il primo romanzo della Parthenope Trilogy. 
Per saperne di più: http://www.martinrua.com/

Interpensiero a Martin Rua

Stefan: Quanto è difficile emergere e farsi spazio in italia nel mondo dell'editoria? 
Puoi dare un consiglio importante ai tanti ragazzi 
che tentano di farsi conoscere ma non ci riescono anche se bravi?
Tanti ci scrivono dicendo che vedono e trovano in te la speranza per continuare 
a tentare visto che tu c'è l'hai fatta...

Martin: Beh, mi lusinga essere una "speranza" per dei giovani come me. E mi commuove in un certo senso. Emergere come scrittore certo non è facile, come in ogni ambito in Italia ormai. Io stesso sono ancora a sudare per ricavare il mio spazio, nonostante parta adesso da una posizione avvantaggiata. In base alla mia esperienza io consiglio di tentare la strada del self-publishing, avendo cura però di realizzare al meglio il proprio lavoro: cura nella trama, nell'editing, nella realizzazione della copertina e nell'autopromozione. Infine, stabilire un prezzo competitivo per il proprio eBook. E' una buona base di partenza al momento.

Stefan: Com'è il rapporto con la tua città? Come vive un autore che scrive thriller a Napoli in una città con tanta storia passata e tanto presente che di certo ti regala mille emozioni e nuovi spunti per la tua trilogia de "Le nove chiavi dell'antiquario"

Martin: Napoli è talmente "tanto" e oltre che può essere difficile o facilissimo scrivere per o ambientare storie a Napoli. Ho vissuto per alcuni anni lontano e mi mancava. Tornare a viverci non è facile, è una città difficile ma è sicuramente stimolante. Il rischio per uno scrittore è di scadere nel patetico, nell'oleografico o nel sensazionalistico. Nessuna di queste cose m'interessa, ecco perché la mia Napoli, la Napoli di Lorenzo Aragona, è un po' fuori dal tempo, magica direi. Ho preso l'essenza esoterica di Napoli e ne ho creato uno sfondo magico che non indugia troppo in problemi di tutti i giorni, come la camorra, la nettezza urbana, il traffico. La mia è una Napoli che fa venir voglia di venirci per cercarne l'anima misteriosa.

Stefan: Molte persone mi hanno chiesto di chiederti... 
perché hai scelto proprio il nome di Lorenzo Aragona per il protagonista?
tu stesso hai detto in alcun interviste che tu e Lorenzo avete tante cose in comune... 
alcuni ipotizzano che tu stesso ti chiami Lorenzo... 

Martin: No, io non mi chiamo Lorenzo! In realtà l'"eroe", prima dell'avventura con la Newton, aveva il mio nome, era un po' come se il protagonista delle storie - Martin Rua - le raccontasse. Poi, per scelte editoriali, abbiamo deciso di cambiare nome. 
Ho fatto un po' di "brain storming", tra gli altri con il mio amico e ottimo scrittore Fabio Sorrentino, e alla fine è uscito fuori questo nome accattivante. Volevo che avesse una reminiscenza ispanica, ma fortemente partenopea. 
Ed è nato Lorenzo.

Stefan: Lorenzo ha un carattere molto sensibile specialmente con la sua Artemis, ma il suo rapporto con la bella Anna Nikitovna Glyz nei libri successivi cambierà in qualche modo? Si avvicineranno di più? Sono una bella coppia affiatata...

Martin: Anna è un bel personaggio, ma proprio per questo non voglio banalizzarlo. Lorenzo vive per Artemis, la vedo dura una "sbandata" di Lorenzo, ma... mai dire mai. Di certo Anna non tornerà nel secondo romanzo, ma sto facendo un pensierino per la conclusione della trilogia!

Stefan: Qual è l'ambiente ideale in cui si rifugia per scrivere Martin Rua?

Martin: In genere casa mia, ma siccome sono insofferente, non riesco a stare sempre nello stesso posto, scrivo dove posso e appena ho un pc: salvo sempre il file di quello che scrivo anche su un hard drive virtuale in rete e così lo posso avere a disposizione ovunque vada.

Stefan: Puoi dirci tre cose che odi ed ami nelle persone?

Martin: Odio la logorrea, l'autoreferenzialità e soprattutto la maleducazione; amo la garbata ironia, la gentilezza (quando c'è) e l'empatia che certe volte si crea. Qualcosa di impalpabile, un'alchimia che non potete spiegare. A volte mi lascia proprio senza parole.

Stefan: Grazie Martin per aver condiviso con noi un pò del tuo tempo 
un saluto da me e da tutti i lettori! 

Martin: Grazie a voi!

Martin Rua ci saluta in video:






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